UTOPIA Ettore Favini – Arrivederci
100,00 €
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Treccani Arte, il ramo dell'Istituto della Enciclopedia Italiana interamente dedicato all'arte contemporanea.
L'Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani rinnova il proprio impegno nella ricerca e nella divulgazione della cultura con Treccani Arte, il ramo dell'Istituto interamente dedicato all'arte contemporanea.
Treccani Arte ha l'obiettivo di promuovere una diffusione universale della conoscenza in ambito artistico attraverso la produzione di multipli d'artista e pubblicazioni dedicate all'arte contemporanea italiana e internazionale. Centro di ricerca e di sperimentazione, Treccani Arte si propone di costruire un nuovo universo enciclopedico dedicato alla creatività contemporanea, promuovendo il confronto fra studiosi e fra istituzioni nazionali e internazionali. Infine, Treccani Arte sostiene attivamente le eccellenze italiane, favorendo la creazione di una rete di collaborazioni tra artisti, artigiani e produttori operanti sul territorio.

Ettore Favini, rivolgendosi alla coscienza individuale, focalizza la sua poetica sulla memoria e la questione identitaria. Per il progetto Utopia la forma del Mediterraneo, leitmotiv delle creazioni dell’artista, culla di civiltà ma anche di violenti conflitti, viene riflessa nell’ombra creata da una stretta di mano, riproduzione di un frammento greco conservato presso il Museo di Arte Cicladica di Atene; probabilmente una delle prime rappresentazioni di un saluto, di un arrivederci.
Poster d’artista
Peso | 5001,0 kg |
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Dimensioni | 1,0 × 1,0 cm |
Dettagli |
La cornice non è inclusa nell'acquisto dell'opera per permettere agli acquirenti di personalizzarla secondo i loro gusti e lo stile del loro spazio 2022, Stampa offset su carta 170gr, 50 x 70 cm, 100 esemplari, numerati e firmati dall'artista |
Maggiori informazioni | Nato a Cremona nel 1974, insegna Arti Visive presso la Nuova Accademia Belle Arti NABA di Milano e Pittura all’Accademia di Belle Arti G. Carrara di Bergamo. La sua poetica, caratterizzata da una sensibilità narrativa, è tesa al racconto di storie popolate da genti provenienti da culture diverse. La relazione tra opere e contesto costituisce il denominatore comune della ricerca di Favini, che sfugge dal concetto di unità per esplorare una dimensione ricca di molteplici suggestioni. Allo stesso tempo l’artista, ispirato da esperienze vissute personalmente, si muove dal particolare all’universale, sfruttando la memoria individuale per trarre riflessioni generali. Inoltre, centrale appare la questione identitaria, sondata attraverso progetti di arte partecipata — come Au Revoir, ospitato dal Carré d’Art–Musée d’art contemporain di Nîmes, curato da Connecting Cultures e vincitore del premio Italian Council 2019 della DGAAP del Mibact —. In quell’occasione, il tessuto del jeans, che prende il nome proprio dalla città francese, è divenuto il medium privilegiato per analizzare la doppia natura del Mare Nostrum, culla di civiltà ma anche di conflitti violenti. La volontà di tracciare una rotta storica e culturale è stata realizzata grazie alla collaborazione con le comunità di artigiani tessili stanziate a Milano ma originarie delle coste nordafricane. Da sempre interessato ad occupare lo spazio pubblico, e di conseguenza a dialogare con la coscienza collettiva, ha realizzato installazioni sulle facciate di storici palazzi che costellano le vie del centro storico di Parma, tra cui il Complesso Monumentale della Pilotta, in occasione di Parma Capitale della Cultura 2020. Nouvelles Flâneries, tramite citazioni di intellettuali quali Charles Dickens, Francesco Goya, Giacomo Casanova, Francesco Goya, Jacques Louis David e Carlo Cantimori, indirizzate ai passanti, moderni flâneur intenti a vagare perdendosi tra le strade, ha omaggiato la città emiliana, e con lei gli abitanti degli edifici partecipanti all’iniziativa, creando un ritratto corale del luogo, nutrito dallo sposalizio di passato e presente, di arte e letteratura. Favini ha inoltre curato vari progetti intorno al Mediterraneo, tra la Costa Azzurra – al Port Tonic Art Center di Roquebrune-Sur Argens – e l’Atlante Marocchino – con atla(S)now a Oukaïmeden. Le sue opere sono state esposte in prestigiose istituzioni italiane e internazionali: MAN di Nuoro, Istituto di Cultura Italiana a Tirana, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo a Torino, SongEun Art Space a Seoul, Villa Croce a Genova, PAC a Milano, Villa Medici a Roma, Domaine de Chamarande a Parigi. Figura tra gli organizzatori della mostra collettiva Il Paradigma di Kuhn (2018), tenutasi in due sedi — la galleria FuoriCampo a Siena, e gli spazi di Studio02 nella sua città natale — e meritevole di testimoniare, tramite l’inclusione di giovani artisti, la trasformazione in avvenimento nel panorama culturale contemporaneo. Infine, ha partecipato al progetto online Cartoline, lanciato da Treccani Arte nell’agosto 2020. |
Progetto | Utopia |
Custom Label | Utopia |
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