Poster – Daniele
13,30 €
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Definizione è una linea di oggetti per tutti i giorni, nata per riscoprire l’importanza di un immenso patrimonio culturale comune: la lingua italiana.
Dallo stile sobrio ed elegante, i prodotti, che vanno dalla cartotecnica all’oggettistica da scrivania e da viaggio, sono realizzati con materiali di alta qualità e confezionati interamente in Italia.
Coniugando funzionalità e design, perizia artigianale ed estro concettuale, sapere e saper fare, i prodotti Definizione ci invitano a riscoprire la storia dell’oggetto e l’etimologia delle parole, attraverso le definizioni del Vocabolario Treccani.

Il Poster fa parte della collezione Definizione, una linea di oggetti per tutti i giorni, nata per riscoprire l’importanza di un immenso patrimonio culturale comune: la lingua italiana.
Non tutte le parole sono uguali.
Una definizione Treccani non è solo una spiegazione: è il risultato di una tradizione linguistica, scientifica e culturale che da quasi un secolo racconta la complessità del mondo.
Un poster con una definizione Treccani è molto più di un oggetto decorativo.
È la materializzazione di un sapere condiviso, un frammento di enciclopedia che esce dalle pagine per diventare segno, presenza, memoria. Ogni parola scelta porta con sé la precisione del linguaggio, la profondità della ricerca, la bellezza della forma.
Riprodurre una definizione Treccani significa rendere visibile ciò che di solito resta invisibile: il lavoro di centinaia di studiosi, di linguisti, di artigiani della conoscenza.
È questo che rende ogni poster unico, irripetibile e inimitabile – perché solo Treccani può restituire la verità piena di una parola, la sua storia e il suo significato autentico.
Un poster Treccani non si appende per arredare uno spazio: si espone per ricordare che le parole contano.
| Formato Poster | 30X40, 50X70 |
|---|---|
| Dettagli | Tipologia Carta: Patinata opaca da 170gr |
| Definizione | Daniele è uno dei quattro profeti maggiori dell’Antico Testamento (con Isaia, Geremia ed Ezechiele), vissuto nel VI-V sec. a.C. Nato a Gerusalemme e deportato a Babilonia da Nabucodonosor, fu nominato principe, ministro e prefetto su tutti i sapienti del regno e considerato un grande oracolo di Dio. Ma per aver disobbedito al divieto di pregare il proprio Dio, fu gettato nella fossa dei leoni, dalla quale comunque uscì incolume. È noto il detto «come Daniele nella fossa dei leoni» per indicare una persona circondata e minacciata da nemici pericolosi. Il nome, ebraico, significa Daniyye’l “Dio è (il mio) giudice” o Dani’el ‘Dio ha giudicato’. Il nome è stato molto popolare nell’Italia della seconda metà del Novecento. Il maschile ha toccato le 230 mila presenze, con punte negli anni ’80. Ancora meglio il femminile: si sono chiamate Daniela, nel XX secolo, 280 mila italiane, specie nel Centro-Nord con punta record nel 1969. Negli anni 2000 il femminile è in declino, da 700 nuove presenze nell’anno 2000 a 150 nel 2018; lo è anche il maschile, ma su livelli più alti, da 3300 a 1300 nelle stesse date. E il ritorno in auge dei nomi senza l’ultima vocale è notevole, così che accanto a Gabriel e Samuel, ecco Daniel con i suoi oltre mille nuovi nati ogni anno. |
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