Poster – Giorgio
13,30 € - 18,20 €Fascia di prezzo: da 13,30 € a 18,20 €
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Definizione è una linea di oggetti per tutti i giorni, nata per riscoprire l’importanza di un immenso patrimonio culturale comune: la lingua italiana.
Dallo stile sobrio ed elegante, i prodotti, che vanno dalla cartotecnica all’oggettistica da scrivania e da viaggio, sono realizzati con materiali di alta qualità e confezionati interamente in Italia.
Coniugando funzionalità e design, perizia artigianale ed estro concettuale, sapere e saper fare, i prodotti Definizione ci invitano a riscoprire la storia dell’oggetto e l’etimologia delle parole, attraverso le definizioni del Vocabolario Treccani.

Il Poster fa parte della collezione Definizione, una linea di oggetti per tutti i giorni, nata per riscoprire l’importanza di un immenso patrimonio culturale comune: la lingua italiana.
Non tutte le parole sono uguali.
Una definizione Treccani non è solo una spiegazione: è il risultato di una tradizione linguistica, scientifica e culturale che da quasi un secolo racconta la complessità del mondo.
Un poster con una definizione Treccani è molto più di un oggetto decorativo.
È la materializzazione di un sapere condiviso, un frammento di enciclopedia che esce dalle pagine per diventare segno, presenza, memoria. Ogni parola scelta porta con sé la precisione del linguaggio, la profondità della ricerca, la bellezza della forma.
Riprodurre una definizione Treccani significa rendere visibile ciò che di solito resta invisibile: il lavoro di centinaia di studiosi, di linguisti, di artigiani della conoscenza.
È questo che rende ogni poster unico, irripetibile e inimitabile – perché solo Treccani può restituire la verità piena di una parola, la sua storia e il suo significato autentico.
Un poster Treccani non si appende per arredare uno spazio: si espone per ricordare che le parole contano.
| Dettagli | Tipologia Carta: Patinata opaca da 170gr |
|---|---|
| Definizione | Anche se il culto del santo non è più, in tempi moderni, quello del passato, nel XX secolo si sono chiamati Giorgio 240 mila italiani e Giorgia oltre 50 mila. Nel XXI le Giorgia sono già 100 mila (con i Giorgio a quota 25 mila), quattro volte più frequenti. Giorgio è nome greco e vuol dire «agricoltore»; si compone con ghè «terra» ed èrgon «lavoro», e corrisponde pertanto alla figura fondamentale dell’economia greca per secoli. Di qui il nome Georgiche per l’opera di Virgilio in quattro libri, dedicati al lavoro dei campi, all’arboricoltura, all’allevamento del bestiame e all’apicoltura che, diversa¬mente dalla poesia bucolica che narra di pastori felici, affronta i temi del lavoro come fatica. Corrisponde al francese Georges, spagnolo e portoghese Jorge, inglese George, romeno Gheorge, russo Yuri, tedesco Georg e Jürgen, svedese Göran, polacco Jerzy, alba¬nese Gjergj. In molte lingue si è profondamente trasformato: Seoirse in irlandese, Jordi in catalano, Gorka in basco, Göran in svedese ecc. Lo stesso vale nei nostri dialetti, per esempio Iorio in abruzzese. In passato il nome era pressoché solo maschile e il fem¬minile Giorgia era quasi sconosciuto. Il perché è semplice: l’onomastica personale era strettamente legata al battesimo cristiano e la Chiesa consigliava caldamente di asse¬gnare i nomi dei santi e delle sante rispettivamente ai maschi e alle femmine, senza cambiamenti nel genere. Insomma un San Giorgio c’era ed era veneratissimo; una Santa Giorgia, a cercar bene, pure (una eremita definita generalmente francese, ma in realtà franca, di 15 secoli fa); tuttavia era praticamente sconosciuta e del suo culto si sa poco o niente. Nel XX secolo Giorgio è stato tra i primi in classifica, grazie soprat¬tutto ai nati tra gli anni ’10 e ’40, sulla scia del George inglese e del Georges francese. Ma nel frattempo la regola del genere obbligato è venuta meno, anche perché le sante (note) erano meno numerose dei santi e così i nomi maschili più popolari si sono via via femminilizzati (altri casi eclatanti: Carla, Daniela, Roberta, Valentina, Federica, Alessia, Martina...). Il successo di Giorgio ha fatto dunque scattare, lentamente, quello di Giorgia, apparso negli anni ’70 per esplodere nei ’90 e nel XXI secolo (l’anno del sorpasso sul maschile fu il 1985). A sua volta, il successo di Giorgia ha funzionato da traino per il rilancio del maschile ed è rimasto tra i primi 10 nomi dalla fine del XX secolo a oggi. |
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