
Treccani
Museo Nazionale Archeologico di Reggio Calabria
Il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria è stato riconosciuto tra gli istituti museali archeologici più prestigiosi d’Italia con l’istituzione delle autonomie operata dalla Riforma del MiBACT del 2014. Il Palazzo che lo ospita è tra i primi, in Italia, ad essere progettato al fine esclusivo dell’esposizione museale, intitolato a Marcello Piacentini, uno dei massimi esponenti dell’architettura del primo Novecento, che lo concepì in chiave moderna, dopo aver visitato i principali musei d’Europa. Collocato nel cuore della città, il Museo è un elemento importante del paesaggio e della vita dei reggini. Inaugurato nel 1959, il Museo è stato oggetto, nel corso degli anni, di importanti trasformazioni. Nel 1981, è stata allestita la sezione di archeologia subacquea, che ospita i Bronzi di Riace, considerati tra i capolavori al mondo più significativi dell’arte greca. L’elemento principale dell’allestimento attuale è il nuovo cortile interno, coperto da un soffitto in vetro trasparente, sostenuto da una struttura tecnologicamente avanzata, grazie alla quale l’atrio viene inondato di luce. Il piano interrato di Palazzo Piacentini ospita due ampie sale destinate a esposizioni temporanee; all’interno del lungo corridoio laterale, si trova un lapidario. Il MArRC ha anche un’area archeologica interna: un lembo della grande necropoli ellenistica scoperta durante la costruzione dell’edificio.
Il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria è stato riconosciuto tra gli istituti museali archeologici più prestigiosi d’Italia con l’istituzione delle autonomie operata dalla Riforma del MiBACT del 2014. Il Palazzo che lo ospita è tra i primi, in Italia, ad essere progettato al fine esclusivo dell’esposizione museale, intitolato a Marcello Piacentini, uno dei massimi esponenti dell’architettura del primo Novecento, che lo concepì in chiave moderna, dopo aver visitato i principali musei d’Europa. Collocato nel cuore della città, il Museo è un elemento importante del paesaggio e della vita dei reggini. Inaugurato nel 1959, il Museo è stato oggetto, nel corso degli anni, di importanti trasformazioni. Nel 1981, è stata allestita la sezione di archeologia subacquea, che ospita i Bronzi di Riace, considerati tra i capolavori al mondo più significativi dell’arte greca. L’elemento principale dell’allestimento attuale è il nuovo cortile interno, coperto da un soffitto in vetro trasparente, sostenuto da una struttura tecnologicamente avanzata, grazie alla quale l’atrio viene inondato di luce. Il piano interrato di Palazzo Piacentini ospita due ampie sale destinate a esposizioni temporanee; all’interno del lungo corridoio laterale, si trova un lapidario. Il MArRC ha anche un’area archeologica interna: un lembo della grande necropoli ellenistica scoperta durante la costruzione dell’edificio.