Sfogliando le pagine del codice, e dunque del facsimile, si avverte immediatamente la capacità dei due miniatori di entrare nello spirito del testo virgiliano, di coglierne la superba sintesi di tonalità epiche, drammatiche ed elegiache. Il lettore non fatica così a riconoscere episodi e storie virgiliane che hanno fondato l’immaginario culturale occidentale, come la conquista di Troia con il cavallo trascinato all’interno delle mura, o la struggente uccisione del re Priamo, o il suicidio di Didone che, abbandonata da Enea, si trafigge con la spada, per citarne solo alcune. Con il codice Latin 7939 A, ora riprodotto in una versione fedelissima all’originale, Treccani restituisce dunque ai suoi lettori non solo uno straordinario prodotto dell’arte del libro manoscritto, ma anche una vivace rappresentazione per immagini dell’opera del più grande poeta latino, Virgilio, che, come ha scritto Thomas Stearns Eliot, è ancora «il nostro classico, il classico di tutta l’Europa». Per cogliere pienamente il significato e la bellezza di questo manoscritto, il lettore è accompagnato da un commentario, di 180 pagine, con saggi di Luciano Canfora, Andrea Mazzucchi, Gennaro Ferrante e 32 tavole a colori fuori testo.