Il libro della Rivelazione
Leggi la storia di questa di questa ECCELLENZA ITALIANA. Clicca qui

La collana «Tesori svelati» accoglie riproduzioni in facsimile dei manoscritti medievali e rinascimentali di maggiore interesse artistico conservati nelle biblioteche italiane ed europee, con lo scopo di divulgarli e renderli fruibili ad un pubblico di appassionati e studiosi del libro antico.
Ogni manoscritto è sempre accompagnato da un Commentario, per una piena comprensione del codice in ogni suo aspetto: da quello testuale a quello iconografico.
Le edizioni in facsimile vengono prodotte in numero limitato e dopo la tiratura dichiarata non vengono mai più ristampate per conservare la loro caratteristica di opera esclusiva.
A un iniziale lavoro di ricerca presso musei e biblioteche italiani ed esteri, che porta all’individuazione dei più importanti codici miniati, seguono le diverse fasi di realizzazione dell’opera: un minuzioso lavoro digitale svolto da valenti cromisti si avvale di moderne tecnologie e software; la stampa va eseguita con macchine di ultima generazione e con il retino stocastico che permette di apprezzare anche il più piccolo dettaglio; il blocco libro viene cucito a mano, così come i capitelli.
La rilegatura viene realizzata, sui modelli originali, utilizzando prodotti naturali di altissima qualità, da artigiani abilissimi che, accanto agli argentieri e ai cesellatori, costituiscono un team di artigianato artistico italiano, un patrimonio ineguagliabile e il valore aggiunto alla nostra attività di Istituto che produce libri d’arte.
La riproduzione di queste opere è dunque un felice connubio tra le più sofisticate tecnologie di stampa e le più tradizionali e antiche tecniche artigianali.
Scopri i prodotti Tesori Svelati

Il manoscritto Lat. 14410 della Bibliothèque nationale de France contiene il testo in latino dell’Apocalisse o Libro dellaRivelazione, ultimo dei libri del Nuovo Testamento. La tradizione l’attribuisce, insieme con il quarto vangelo e le tre lettere,a Giovanni figlio di Zebedeo, uno dei dodici apostoli di Gesù. Nel corso dell’opera l’autore designa sé stesso col nome diGiovanni, ma non rivendica per sé nessun titolo, neppure quello di presbitero che ritorna nelle lettere giovannee. Il Giovanniche si dichiara autore del testo non sempre viene identificato oggi con l’apostolo ed evangelista omonimo, come vuoleinvece una tradizione antica, di fatto tuttora autorevole. Rivendica però quelle prerogative chenell’antica Chiesa spettavano al profeta (collocato subito dopo l’apo-stolo). Scritto durante il regno di Domiziano (51-96 d.C.), intorno al 95d.C., sull’isola di Patmos, dove l’autore si trovava in esilio a causadella sua fede, questo libro è l’unico tra quelli del Nuovo Testa-mento a rientrare nel genere classificato come ’apocalittico’. Gio-vanni si fece portavoce della ’Rivelazione’, che Dio, attraversoGesù Cristo e per mezzo di un angelo, gli manifestò sotto formadi visione. Il testo è suddiviso in due parti: la prima è costituitada una lettera indirizzata a sette comunità cristiane d’Asia, men-tre la seconda presenta visioni, allegorie e simbolismi, i cuicomplessi significati vennero analizzati da numerosi esegeti.Il fine del testo giovanneo era quello di incoraggiare la spe-ranza nell’avvento imminente del Cristo e la perseveranzanel testimoniare la verità cristiana e, allo stesso tempo, am-monire i credenti, annunciando l’arrivo del Regno di Dioche garantirà la salvezza ai giusti, riservando agli im-puri «lo stagno ardente di fuoco e di zolfo».
Il manoscritto Lat 14410 . Edizione a tiratura limitata 999esemplari numerati a mano
Peso | 5001,0 kg |
---|---|
Dimensioni | 1,0 × 1,0 cm |
Dettagli |
Nonostante la sua difficile lettura e l’ancora più complessa analisi esegetica, per comprendere il testo e il suomessaggio bisogna prendere in considerazione il difficile momento storico in cui l’autore scrisse. Infatti, le persecuzionida parte di Domiziano nei confronti dei cristiani portarono i fedeli a una profonda crisi spirituale. Come Giovanni,influenzato da quei brutali eventi, anche i fedeli dell’epoca me-dievale rintracciarono nel proprio tempo i segnali di decadenzae di bisogno di rinnovamento inneggiati nell’Apocalisse. Fucosì che religiosi ed esegeti presero la profezia come chiavedi lettura del loro presente e futuro. Tra questi, ve ne fu unoin particolare a ravvivare l’interesse per il messaggio esca-tologico tramandato dal testo giovanneo: Gioacchino daFiore (1135 circa-1202), monaco cistercense vissuto du-rante il XII secolo, che portò all’attenzione di classi socialielevate e non una nuova visione della storia e del futuronella sua opera Expositio in Apocalypsim. La fine, cosìcome descritta nell’Apocalisse giovannea, sembravaavvicinarsi e gli eventi storici del tempo sembravano confermarlo. Il testo neotestamentario venne spessocopiato, dando vita a cicli illustrativi complessi, rea-lizzati per opere sia di piccolo sia di grande formato.L’iconografia divenne ricorrente, sia per la decora-zione delle pagine dei manoscritti sia per gli in-terni delle chiese. Databile al secondo quarto del XIV secolo circa e realizzato probabilmente nel nord della Francia, in Normandia occi-dentale, questo esemplare è stato spesso inserito in una specifica categoria di manoscritti contenenti l’Apocalisse gio-vannea, ovvero quella anglo-francese. In particolare, però, questo esemplare presenta due manoscritti ’fratelli’, simili senon addirittura uguali dal punto vista iconografico e stilistico (Londra, British Library, Add. ms. 17333, Val-Dieu Apocalypse,e New York, Metropolitan Museum of Art, Cloisters Collection, ms. 68.174, Cloisters Apocalypse). |
Maggiori informazioni |
Segnatura: Parigi, Bibliothèque nationale de France, ms. Lat. 14410 Datazione:secondo quarto del XIV secolo circa Lingua: latino Foliazione: ff. I, 42 (pp. 83) Luogo di produzione: Normandia ccidentale Decorazione: numerose iniziali calligrafiche e filigranate e 83 miniature tabellari che occupano la metàsuperiore di ciascuna pagina |
Vuoi uno sconto del 10%? Iscriviti alla Newsletter
Recensioni
Resetta filtriAncora non ci sono recensioni.