Poster – Z
13,30 € - 18,20 €Fascia di prezzo: da 13,30 € a 18,20 €
Leggi la storia di questa di questa ECCELLENZA ITALIANA. Clicca qui
Definizione è una linea di oggetti per tutti i giorni, nata per riscoprire l’importanza di un immenso patrimonio culturale comune: la lingua italiana.
Dallo stile sobrio ed elegante, i prodotti, che vanno dalla cartotecnica all’oggettistica da scrivania e da viaggio, sono realizzati con materiali di alta qualità e confezionati interamente in Italia.
Coniugando funzionalità e design, perizia artigianale ed estro concettuale, sapere e saper fare, i prodotti Definizione ci invitano a riscoprire la storia dell’oggetto e l’etimologia delle parole, attraverso le definizioni del Vocabolario Treccani.

Il Poster fa parte della collezione Definizione, una linea di oggetti per tutti i giorni, nata per riscoprire l’importanza di un immenso patrimonio culturale comune: la lingua italiana.
Non tutte le parole sono uguali.
Una definizione Treccani non è solo una spiegazione: è il risultato di una tradizione linguistica, scientifica e culturale che da quasi un secolo racconta la complessità del mondo.
Un poster con una definizione Treccani è molto più di un oggetto decorativo.
È la materializzazione di un sapere condiviso, un frammento di enciclopedia che esce dalle pagine per diventare segno, presenza, memoria. Ogni parola scelta porta con sé la precisione del linguaggio, la profondità della ricerca, la bellezza della forma.
Riprodurre una definizione Treccani significa rendere visibile ciò che di solito resta invisibile: il lavoro di centinaia di studiosi, di linguisti, di artigiani della conoscenza.
È questo che rende ogni poster unico, irripetibile e inimitabile – perché solo Treccani può restituire la verità piena di una parola, la sua storia e il suo significato autentico.
Un poster Treccani non si appende per arredare uno spazio: si espone per ricordare che le parole contano.
| Formato Poster | 30X40, 50X70 |
|---|---|
| Dettagli | Tipologia Carta: Patinata opaca da 170gr |
| Taglia | LETTERA Z |
| Definizione |
z, Z (ż.ta) s. f. o m. – Venticinquesima e ultima lettera dell’alfabeto latino, derivata dalla zeta dell’alfabeto greco, che nella forma maiuscola ha lo stesso segno Z; la lettera greca fu introdotta in latino per trascrivere la sibilante sonora, ʒ o ∫, che ricorreva nei grecismi sempre pi. numerosi, e che si . poi conservata nelle voci dotte delle varie lingue moderne, con la pronuncia ʒ in italiano, ∫ in quasi tutte le altre lingue; in alcune per. lo stesso segno . servito a indicare anche un fonema diverso, come avviene in italiano, oppure soltanto un fonema diverso, come in tedesco, dove la lettera z rappresenta in ogni caso l’affricata alveolare sorda ‹z›. Una variante calligrafica della z, nello spagnolo e nell’italiano antico, . stata la lettera .; altra variante, ancora in uso, . il segno ʒ (detto .zeta lunga. o .zeta caudata.), frequente un tempo nella scrittura a mano, senza valore distintivo da z, che in testi ortofonici si usa invece, in italiano, per contraddistinguere la z sonora (cos. come altri segni: ż, ź, ẓ). Nella scrittura corrente, la z rappresenta in italiano due diversi fonemi, che in questo Vocabolario sono distinti, ma soltanto nei lemmi in esponente e in genere dove si rende necessaria un’indicazione ortofonica, con i segni z e ż (corrispondente, quest’ultimo, al segno ʒ usato per le trascrizioni fonetiche); sono due fonemi che hanno in comune il punto e il modo dell’articolazione, essendo tutt’e due affricati: il primo (detto z sorda o aspra o dura, meno spesso forte) pronunciato senza vibrazione delle corde vocali (per es. vizio); il secondo (z sonora o dolce, pi. raram. lene o molle) con le corde vocali in vibrazione (per es. zona). Si tratta in realt. di due suoni composti (seppure sentiti come semplici), risultando la z sorda dall’unione dell’occlusiva alveolare t e della spirante s sorda, la z sonora dall’unione dell’occlusiva alveolare d e della spirante s sonora. La z italiana normale, tanto sorda quanto sonora, non appare mai, se non in pronunce regionali, nel grado tenue: in mezzo a due vocali . sempre di grado rafforzato (es. la zazzera ‹la zz.zzera›, la zizzola ‹la ʒʒ.ʒʒola›), in ogni altra posizione . di grado medio (es. forza ‹f.rza›, garza ‹ġ.rʒa›); e l’articolo maschile usato davanti a z- . lo, gli: lo zucchero, gli zaini. ◆ Usi della lettera come abbreviazione e simbolo: nella forma maiuscola puntata, . abbrev. di nomi propr. personali comincianti con questa lettera (Zaira, Zeno, Zaccaria); senza punto, Z . simbolo, in fisica, del numero atomico, mentre con uno zero per indice (ZÅã) . simbolo del bosone intermedio neutro; in elettrotecnica, . simbolo del collegamento a zig-zag (o collegamento a Z) degli avvolgimenti dei trasformatori trifase. In genetica, cromosoma Z, uno dei cromosomi del sesso in alcune specie animali in cui il sesso eterogametico . quello femminile; in questi gruppi, ZW rappresenta la configurazione cromosomica della femmina, ZZ quella del maschio. In biologia molecolare, si indica con Z-DNA una struttura a doppia elica del DNA in cui sono presenti gli usuali legami idrogeno fra le coppie di basi, ma l’elica formata dalle due catene polinucleotidiche . sinistrorsa e non destrorsa. In matematica, z, senza punto e per lo pi. minuscola, indica tradizionalmente, insieme con x, y, un’incognita, una variabile, un’indeterminata, una coordinata; in algebra, una Z in neretto (ted. Zahl .numero.) indica l’anello dei numeri interi. In metrologia, z- e Z- sono simboli dei prefissi, rispettivamente, zetto- e zetta-. ◆ Nel codice alfabetico internazionale, la lettera z viene convenzionalmente identificata dalla parola zulu o zul.. |
Vuoi uno sconto del 10%? Iscriviti alla Newsletter

Recensioni
Resetta filtriAncora non ci sono recensioni.