Poster – Acqua
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Definizione è una linea di oggetti per tutti i giorni, nata per riscoprire l’importanza di un immenso patrimonio culturale comune: la lingua italiana.
Dallo stile sobrio ed elegante, i prodotti, che vanno dalla cartotecnica all’oggettistica da scrivania e da viaggio, sono realizzati con materiali di alta qualità e confezionati interamente in Italia.
Coniugando funzionalità e design, perizia artigianale ed estro concettuale, sapere e saper fare, i prodotti Definizione ci invitano a riscoprire la storia dell’oggetto e l’etimologia delle parole, attraverso le definizioni del Vocabolario Treccani.

Formato Poster | 30X40, 50X70 |
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Dettagli | Tipologia Carta: Patinata opaca da 170gr |
Taglia | ACQUA |
Definizione | Àcqua (ant. àqua) s. f. [lat. aqua]. – 1. Composto chimico di formula H2O (costituito cioè di idrogeno e ossigeno in rapporto di 2:1), diffuso in natura nei suoi tre stati d’aggregazione: solido, liquido e aeriforme; nel linguaggio corrente s’intende in genere l’acqua allo stato liquido, che per la sua abbondanza sulla superficie terrestre e negli organismi viventi fu dagli antichi considerata uno dei quattro elementi. A. pura, che è composta solo dei suoi elementi chimici senza impurezze o sostanze disciolte (è tale l’a. distillata, preparata con varî metodi e usata nelle industrie alimentari e farmaceutiche, per accumulatori, ecc.), in contrapp. alle a. naturali, tutte quelle che si trovano di fatto in natura, generalm. distinte in a. meteoriche, aventi origine dall’evaporazione delle masse liquide esistenti sulla superficie terrestre (che poi tornano sulla terra allo stato liquido, di pioggia o a. piovana, o solido, di neve o grandine), e in a. litosferiche, circolanti sulla crosta terrestre in superficie o in profondità; le acque superficiali sono dette dilavanti o selvagge se scorrenti senza sede propria, incanalate nel caso contrario, come sono le a. fluviali, lacustri, palustri (di fiume, di lago, di palude), complessivamente dette a. continentali per differenza dalle a. marine o oceaniche (dei mari ed oceani); le acque sotterranee vengono dette anche freatiche, di falda, artesiane, salienti, secondo che siano libere o soggette a pressioni che ne provochino la risalita, fossili quelle incluse in rocce, giovanili quelle che si liberano da magma o lave in via di consolidamento; acque di sorgenti o di vena sono le acque sotterranee che affluiscono all’esterno, e si dicono termali se la loro temperatura è più alta della media (nell’uso com., passare le a., fare la cura delle acque termali), e minerali quelle che, per la qualità e la quantità dei sali e gas contenuti, sono generalmente usate per cure idropiniche o anche preferite (per motivi igienici, dietetici, ecc.) alle acque normali: a. minerali medicamentose; a. minerali da tavola. Secondo il contenuto di sostanze in esse disciolte, le acque di sorgente si denominano a. solfate (contenenti solfati), ferruginose (contenenti sali di ferro), salsoiodiche, ecc. L’acqua si denomina anche dal sapore delle sostanze in essa disciolte: a. dolce (quella dei fiumi o dei laghi), a. salata (del mare); dal tenore di acidità: a. acida, neutra, alcalina; dal contenuto di sali di magnesio e di calcio: a. dolce, molle, dura, durissima. Secondo che sia o no adatta a essere bevuta, l’acqua si distingue in potabile e non potabile. In base agli scopi pratici per cui serve o per cui è stata usata, si hanno inoltre: a. chiare o vive, non ancora adoperate dall’uomo; a. di scolo, quelle già usate, per es., nell’irrigazione agricola. 2. estens. Pioggia: l’a. veniva giù a dirotto, a orci, a catinelle, a secchie; rovescio d’a., acquazzone; scroscio d’a., pioggia improvvisa e violenta; prender l’a., fam., bagnarsi sotto la pioggia, esser sorpreso in strada dalla pioggia; Grandine grossa, a. tinta e neve Per l’aere tenebroso si riversa (Dante); la ruga della gente che è stata all’a. e al sole per farsi la roba (Verga). Proverbî: cielo a pecorelle, a. a catinelle; sott’a. fame e sotto neve pane. 3. a. Massa, distesa d’acqua: corso d’a., nome generico di fiumi, ruscelli, canali, ecc.; a. stagnante, a. morta, quella delle paludi; a piè del Casentino Traversa un’a. c’ha nome l’Archiano (Dante); il filo dell’a., la direzione d’una corrente; non com., contr’acqua, contro corrente: una barchetta di pescatore, che veniva adagio, contr’a. (Manzoni); con partic. riferimento al mare: a. stanca, il mare fra due maree successive; buttarsi in a.; andare per a., per via di mare: per ciò che da indi in là si va per a. (Boccaccio). b. Con lo stesso sign. è spesso usato anche il plur., in locuz. come le a. di un fiume, di un lago, del mare; fig.: essere, trovarsi, navigare in cattive a., essere a mal partito, in difficoltà economiche; e nell’uso poet.: Per correr migliori a. alza le vele Omai la navicella del mio ingegno (Dante). Altre volte acque designa un determinato tratto di mare: la flotta si è ancorata nelle a. di Genova; a. territoriali, le distese d’acqua che fanno parte del territorio di uno stato e sulle quali questo esercita la sua sovranità. c. Come denominazione storica, secondo una tradizione romana antica, continuata sotto i papi, acqua in unione con dati attributi indica a Roma non solo l’acqua proveniente alla città da determinate sorgenti, ma anche i rispettivi acquedotti o fontane: acqua Acetosa, Alessandrina, Claudia, Felice, Marcia, Paola, Vergine, ecc. […]. ◆ Dim. acquerèlla, acquétta, acquicèl la, acquolina. |
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