Poster – Rispetto
13,30 € - 18,20 €Fascia di prezzo: da 13,30 € a 18,20 €
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Definizione è una linea di oggetti per tutti i giorni, nata per riscoprire l’importanza di un immenso patrimonio culturale comune: la lingua italiana.
Dallo stile sobrio ed elegante, i prodotti, che vanno dalla cartotecnica all’oggettistica da scrivania e da viaggio, sono realizzati con materiali di alta qualità e confezionati interamente in Italia.
Coniugando funzionalità e design, perizia artigianale ed estro concettuale, sapere e saper fare, i prodotti Definizione ci invitano a riscoprire la storia dell’oggetto e l’etimologia delle parole, attraverso le definizioni del Vocabolario Treccani.

Formato Poster | 30X40, 50X70 |
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Dettagli | Tipologia Carta: Patinata opaca da 170gr |
Taglia | RISPETTO |
Definizione | Rispetto (ant. respètto) s. m. [lat. respĕctus -us «il guardare all’indietro; stima, rispetto»]. – 1. a. Sentimento e atteggiamento di riguardo, di stima e di deferenza, devota e spesso affettuosa, verso una persona: r. verso o per i genitori, i superiori, le persone anziane (anche, meno com., ai genitori, ecc.); sentire, nutrire, provare r. per o verso qualcuno; incutere, ispirare, imporre r., un senso di r. in qualcuno; è uomo che merita r.; esprimere il proprio r.; ammirare con rispetto; e quanto al modo: r. grande, scarso, profondo, filiale, timido; per quell’uomo ho avuto sempre il massimo rispetto. Anche con riferimento a istituzioni civili o religiose o alle cose che le simboleggiano: r. per l’autorità dello stato, per la religione e per le cose sacre, per le forze armate e per la bandiera. b. Con riferimento alla manifestazione concreta di tale sentimento mediante azioni o parole: devi trattarlo col r. dovuto alla sua età; parlare con r. di qualcuno; salutare con r. una persona importante; te lo dico con il massimo r.; e all’opposto: comportarsi, esprimersi senza alcun r. per la carica ricoperta da una persona, per la sua autorità. c. Saluto rispettoso, ossequio, in formule di sostenuta deferenza ormai sentite come pedantesche: Le presento i miei r.; gradisca i r. miei e della mia famiglia; La prego di porgere i miei r. alla sua consorte; quei signori eran partiti, lasciando i loro rispetti (Manzoni). 2. a. Sentimento che porta a riconoscere i diritti, il decoro, la dignità e la personalità stessa di qualcuno, e quindi ad astenersi da ogni manifestazione che possa offenderli: r. per la persona umana, per tutti gli esseri umani; r. di o per sé stesso, il comportarsi in modo da non offendere il proprio onore, la propria dignità e personalità; avere r. per (o mostrare r. verso) i vecchi, gli infermi, i bambini, non approfittando della loro debolezza; trattare qualcuno con r., e avere r., portare r. a qualcuno, comportarsi verso di lui con la dovuta educazione, e, al contr., mancargli di r., con un comportamento offensivo, indelicato; gente rozza che non porta r. a nessuno (e fig., la morte non porta r. a nessuno, colpisce tutti senza distinzione, senza riguardi); tenere in r. (meno com. mettere in r.), farsi rispettare, incutere timore, tenere a freno: col suo atteggiamento deciso ha saputo da solo tenere in r. i suoi oppositori; persona di r., persona di riguardo, che è tenuta in molta considerazione; di qui, nel gergo della mafia, uomini di r., i mafiosi. b. Per estens., avere, portare r. agli o per gli animali, alle o per le piante, a o per un oggetto, non maltrattarli o danneggiarli. c. Riferito, invece che alla persona, ai suoi stessi diritti, alle sue cose, ai suoi pensieri e sentimenti: r. per i diritti, per la proprietà, per la vita altrui; r. per la dignità, per il pudore di un altro; r. per tutte le opinioni, le religioni. d. Con uso assol., riguardo, ritegno: perché siamo sorelle, e tra noi possiamo fare senza troppi rispetti, parlerò come tu vuoi (Leopardi). In alcune locuz., scusandosi di dover dissentire, di essere quasi costretti a usare un’espressione poco riguardosa o troppo realistica: con tutto il r. che le devo, debbo dichiararle che non sono d’accordo con lei; il sindaco, col dovuto r., ha agito male; con r. parlando, ho vomitato tutto. 3. Osservanza, esecuzione fedele e attenta di un ordine, di una regola, di una norma o di una prescrizione: r. della legge, del regolamento, di una antica usanza; rispetto delle regole della buona creanza, del galateo, dell’ortografia. E di impegni assunti: r. della parola data, della propria firma. |
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