Re Artù, i cavalieri della Tavola Rotonda e la ricerca del Santo Graal
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La collana «Tesori svelati» accoglie riproduzioni in facsimile dei manoscritti medievali e rinascimentali di maggiore interesse artistico conservati nelle biblioteche italiane ed europee, con lo scopo di divulgarli e renderli fruibili ad un pubblico di appassionati e studiosi del libro antico.
Ogni manoscritto è sempre accompagnato da un Commentario, per una piena comprensione del codice in ogni suo aspetto: da quello testuale a quello iconografico.
Le edizioni in facsimile vengono prodotte in numero limitato e dopo la tiratura dichiarata non vengono mai più ristampate per conservare la loro caratteristica di opera esclusiva.
A un iniziale lavoro di ricerca presso musei e biblioteche italiani ed esteri, che porta all’individuazione dei più importanti codici miniati, seguono le diverse fasi di realizzazione dell’opera: un minuzioso lavoro digitale svolto da valenti cromisti si avvale di moderne tecnologie e software; la stampa va eseguita con macchine di ultima generazione e con il retino stocastico che permette di apprezzare anche il più piccolo dettaglio; il blocco libro viene cucito a mano, così come i capitelli.
La rilegatura viene realizzata, sui modelli originali, utilizzando prodotti naturali di altissima qualità, da artigiani abilissimi che, accanto agli argentieri e ai cesellatori, costituiscono un team di artigianato artistico italiano, un patrimonio ineguagliabile e il valore aggiunto alla nostra attività di Istituto che produce libri d’arte.
La riproduzione di queste opere è dunque un felice connubio tra le più sofisticate tecnologie di stampa e le più tradizionali e antiche tecniche artigianali.
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Treccani presenta la riproduzione in facsimile del manoscritto Français 112(3), custodito presso la Bibliothèque nationale de France di Parigi e contenente una straordinaria compilazione del materiale narrativo legato alle vicende di Lancillotto e Tristano, di Artù e del Graal.
Il facsimile riproduce il codice membranaceo di 31 × 44 cm, datato al 1470, composto da ff. II, 230, II e corredato da 133 eleganti miniature tabellari, di varie dimensioni, che occupano una o due colonne di scrittura e dialogano costantemente con il testo.
Il manoscritto Français 112(3) contiene la narrazione delle vicende di re Artù e dei cavalieri della Tavola Rotonda alla ricerca del mitico Santo Graal, la coppa con la quale Gesù celebrò l’Ultima Cena e nella quale Giuseppe d’Arimatea raccolse il sangue di Cristo dopo la sua crocifissione. Realizzato su pergamena da Micheau Gonnot, copista ufficiale di Jacques d’Armagnac, nobile francese, duca di Nemours e conte di La Marche e di Castres, il superbo codice si caratterizza per l’ariosità della sua impaginazione su due colonne e soprattutto per la preziosa esuberanza di eleganti elementi decorativi e illustrativi, realizzati all’insegna di una costante variazione che sorprende e affascina il lettore. Opera di un’abile bottega coordinata da Évrard d’Espinques, pittore e miniaturista francese di origine tedesca, attivo tra il 1440 e il 1494, cui sono attribuiti altri importanti codici miniati di materia cavalleresca, il corredo iconografico presenta ben 133 strepitose miniature di varie dimensioni in costante dialogo con il testo scritto, che accompagnano lo svolgersi dell’intera narrazione, orientando efficacemente, insieme con le rubriche-sommario, il lettore. Grande spazio è concesso alla rappresentazione delle scene di torneo e di battaglia, cui sono riservate accurate miniature di ampie dimensioni, che accentuano la componente guerresca della narrazione, offrendo non solo l’immagine di un mondo cavalleresco idealizzato, capace di imporsi come modello di comportamento replicabile nei tempi, ma implicitamente suggerendo anche una radicale critica al centralismo monarchico della corona francese. Testo e immagini di questo codice rappresentano dunque una delle più complete e affascinanti narrazioni delle vicende arturiane, tra le più celebri e amate dell’epica medioevale.
Il facsimile è accompagnato da un volume di commentario di oltre 180 pagine contenente una prefazione di Lino Leonardi, un’analisi del codice e del suo contesto di Claudio Lagomarsini, un saggio sui modelli e sulle forme della compilazione di Nicola Morato, un contributo sulle miniature del manoscritto di Ilaria Molteni e due appendici contenenti una tavola dei contenuti e delle fonti e la descrizione delle miniature. Il commentario è inoltre corredato da 25 tavole a colori fuori testo.
Il ms. Français 112(3)
Peso | 5001,0 kg |
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Dimensioni | 10,0 × 10,0 cm |
Dettagli |
Il facsimile è stampato con retino stocastico a cinque colori più oro a caldo su carta pergamenata Stucco delle Cartiere Fedrigoni. I risguardi sono stampati a quattro colori su carta Arena Smooth White delle Cartiere Fedrigoni. La legatura è in piena pelle marocchino di colore rosso con impressioni in oro sul piatto e sul dorso. La tiratura è di 299 esemplari numerati a mano da 1 a 299 più 9 esemplari in numerazione romana. Il facsimile e il commentario sono contenuti in un cofanetto rivestito con tela rossa e stampa in oro a caldo sul piatto. |
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