UTOPIA Claire Fontaine – Ascolto
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Treccani Arte, il ramo dell'Istituto della Enciclopedia Italiana interamente dedicato all'arte contemporanea.
L'Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani rinnova il proprio impegno nella ricerca e nella divulgazione della cultura con Treccani Arte, il ramo dell'Istituto interamente dedicato all'arte contemporanea.
Treccani Arte ha l'obiettivo di promuovere una diffusione universale della conoscenza in ambito artistico attraverso la produzione di multipli d'artista e pubblicazioni dedicate all'arte contemporanea italiana e internazionale. Centro di ricerca e di sperimentazione, Treccani Arte si propone di costruire un nuovo universo enciclopedico dedicato alla creatività contemporanea, promuovendo il confronto fra studiosi e fra istituzioni nazionali e internazionali. Infine, Treccani Arte sostiene attivamente le eccellenze italiane, favorendo la creazione di una rete di collaborazioni tra artisti, artigiani e produttori operanti sul territorio.

Claire Fontaine, collettivo artistico nato nel 2004 e composto da Fulvia Carnevale e James Thornhill, realizza per il progetto Utopia un’opera paradigmatica dell’epoca attuale, in cui l’atto dell’ascolto ha dovuto fare i conti con la distanza. In questo caso, gli artisti promuovono oggetti di uso comune – come una coppia di bicchieri monouso collegati da uno spago blu – a simboli dell’odierna difficoltà comunicativa.
Poster d’artista
Peso | 5001,0 kg |
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Dimensioni | 1,0 × 1,0 cm |
Dettagli |
La cornice non è inclusa nell'acquisto dell'opera per permettere agli acquirenti di personalizzarla secondo i loro gusti e lo stile del loro spazio 2022, Stampa offset su carta 170gr, 50 x 70 cm, 100 esemplari, numerati e firmati dall'artista |
Maggiori informazioni | Claire Fontaine è un’artista collettiva fondata da James Thornhill e Fulvia Carnevale nel 2004 a Parigi. Dal 2017, il duo vive e lavora a Palermo. L’originale pseudonimo evoca la sonorità francese. Infatti, un noto brand di cancelleria del paese porta lo stesso nome. Inoltre, viene citato il celebre Urinale (Fontaine), risalente al 1917, Marchel Duchamp, anticipando le Avanguardie del XX secolo, ricercò un’identità “altra”, sia per sé stesso – acquisendo il soprannome di Rose Sélavy -, sia per gli oggetti di uso comune, che vengono promossi al grado di opere d’arte. La scelta non è casuale. La pratica neo-concettuale di Claire Fontaine, agisce provocatoriamente, mettendo in discussione la questione — da tempo in crisi — dell’autorialità, e rielaborando iconografie già familiari all’immaginario collettivo. Il gruppo, che si definisce “un artista ready-made”, rifiuta così il mitologico culto del genio individuale, ponendo l’accento sull’importanza fondamentale della cooperazione in una società che scommette tutto sul singolo e ha ormai accantonato il valore di comunità. La controversa indagine sull’attualità viene condotta tramite l’utilizzo di vari media, in particolare il neon e la fotografia che, occupando lo spazio pubblico, acquistano una risonanza ancora maggiore. Parole e immagini sono componenti vitali di una sperimentazione instancabile, accumunata da un’espressività diretta, indirizzata a colpire i punti deboli del sistema politico e culturale contemporaneo, nonché la tirannia del capitalismo, colpevole, secondo gli artisti, di “esigere il nostro denaro e il nostro tempo”. Il gesto di Claire Fontaine, finalizzato a riscoprire e praticare l’arte come spazio di libertà, responsabile di risvegliare la coscienza del singolo, vuole essere rivoluzionario, senza rompere però con gli archetipi del passato, che, accolti e ricontestualizzati, diventano capaci di trasmettere contenuti nuovi e irriverenti. Nel 2013, il collettivo è stato finalista del rinomato Prix Marcel Duchamp. Inoltre, ha esposto in musei internazionali tra cui The Jewish Museum, New york, il Wattis Institute for Contemporary Art, San Francisco e Museion, Bolzano. Nel 2016, il Museo Pietro Canonico di Roma ha ospitato la prima mostra personale dell’artista presso una pubblica istituzione, mentre nel 2019 la Loggia degli Abati di Palazzo Ducale a Genova ha presentato La borsa e la vita, titolo più che eloquente. Tra il 2021 e il 2022, il nome di Claire Fontaine appare tra i partecipanti dell’esposizione collettiva Vogliamo tutto, organizzata negli spazi di OGR Officine Grandi Riparazioni di Torino. |
Progetto | Utopia |
Custom Label | Utopia |
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