Utopia Francesco Arena – Persona
100,00 €
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Treccani Arte, il ramo dell'Istituto della Enciclopedia Italiana interamente dedicato all'arte contemporanea.
L'Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani rinnova il proprio impegno nella ricerca e nella divulgazione della cultura con Treccani Arte, il ramo dell'Istituto interamente dedicato all'arte contemporanea.
Treccani Arte ha l'obiettivo di promuovere una diffusione universale della conoscenza in ambito artistico attraverso la produzione di multipli d'artista e pubblicazioni dedicate all'arte contemporanea italiana e internazionale. Centro di ricerca e di sperimentazione, Treccani Arte si propone di costruire un nuovo universo enciclopedico dedicato alla creatività contemporanea, promuovendo il confronto fra studiosi e fra istituzioni nazionali e internazionali. Infine, Treccani Arte sostiene attivamente le eccellenze italiane, favorendo la creazione di una rete di collaborazioni tra artisti, artigiani e produttori operanti sul territorio.

Francesco Arena, solito a narrare eventi storici e autobiografici partendo da unità di misura, “numeri che prendono forma” prelevati dal proprio aspetto fisico e dalla memoria collettiva, sceglie per il progetto Utopia il lemma persona.
La definizione, ispirata dall’Arte Povera e dalla relazione tra dimensione immensa – “genere umano” – ed esigue – “uomo” –, sfrutta una cifra, grandezza concreta che traduce – utopicamente, appunto – in proporzioni matematiche un concetto sfuggente
come l’esistenza. La poetica dei contrari crea un ritratto attraverso “qualcos’altro”: il singolo conduce alla massa, il particolare all’universale, l’Io al Noi. L’artista valorizza ciò che accumuna l’umanità in un’epoca pervasa sia da conflitti e divisioni sociali, sia da flussi migratori e spinte multiculturali. Infatti, dichiara: “Anche se nasciamo in angoli opposti del pianeta […] condividiamo la stessa condizione esistenziale”. Rigore della formula aritmetica e obiettività del medium fotografico catturano una nozione astratta, mentre la posa di spalle nasconde, di proposito, l’identità della figura; l’individuo diviene “the finite number of a given infinity”. Espressione del dialogo tra natura, evocata dal paesaggio boschivo, e cultura, si impone come “animale sociale” indossando una maglietta stampata, oggetto prodotto industrialmente, o forma sintetica, linea che collega suolo e cielo, metafora della compresenza di terreno – corpo – e spirituale – anima – in una persona, nonché del contrasto tra il nostro tempo, transitorio, e quello universale, eterno; Arena sostiene che l’“uomo è la prima unità di misura destinata ad estinguersi”.
Poster d'artista
Peso | 2500,0 kg |
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Dimensioni | 1,0 × 1,0 cm |
Dettagli |
La cornice non è inclusa nell'acquisto dell'opera per permettere agli acquirenti di personalizzarla secondo i loro gusti e lo stile del loro spazio 2022 Stampa offset su carta da 170 gr 50 x 70 cm 100 esemplari, numerati e firmati dall’artista |
Maggiori informazioni |
Francesco Arena (Brindisi, 1978) ha studiato presso l’Accademia di Belle Arti di Lecce. Vive e lavora a Cassano delle Murge (Bari). L’artista, politicamente impegnato, realizza sculture, installazioni e performance, indagando la realtà con un approccio filologico e un linguaggio documentario. Il processo creativo si sviluppa a partire da cifre e formule “numeri che prendono forma” determinano le dimensioni e il materiale delle opere. Le unità di misura sono tratte dalla corporalità di Arena e dalle coordinate del passato recente, italiano e globale. Memoria intima e collettiva, esperienza personale e racconto indiretto affrontano la Storia, risultato delle azioni degli uomini. La narrazione “nuda e cruda” comunica episodi di cronaca – l’esplosione alla stazione di Bologna o l’attacco alle Twin Towers –, mentre familiari dell’artista, intellettuali del ’900 o personaggi controversi diventano guide da interrogare per comprendere la modernità. Le misurazioni antropometriche e soggettive – peso, altezza, grandezza della testa – sono confrontate a dati esterni e oggettivi, quali il volume di un’imbarcazione di profughi in Il peso del mio corpo da un blocco di pietra del peso di una barca (2010) la quota da cui è “precipitato” Giuseppe Pinelli,l’anarchico accusato della strage di Piazza Fontana in 19,45 mt di metallo sotto forma di scala (La caduta di Pinelli, 2009) l’ampiezza della cella, riprodotta in scala 1:1, dove è stato rinchiuso Aldo Moro in 3,24 mq (2004). La poetica degli opposti collega il singolo alla massa, il particolare all’universale, l’Io all’Altro. La componente autobiografica e il dialogo con i luoghi d’appartenenza smorzano la freddezza della sintesi minimal, mentre l’utilizzo di elementi naturali, costretti in strutture industriali, mette in relazione spazio immenso e piccolo, rivelando l’influenza dell’Arte Povera. Gli oggetti, quotidiani – sigari, bustine da zucchero, libri – o scultorei – blocchi di pietra, vasche metalliche, mucchi di terra –, parlando delle persone e delle vicende, acquistano un valore metaforico. Le opere in evoluzione, soggette al flusso temporale, si elevano a momenti “aperti, che acquisiscono altre (infinite) vite” il loro significato cambia a seconda del retroterra culturale di chi le legge. Arena ha partecipato a mostre collettive internazionali, tra cui Re-Evolution, MAXXI, Roma (2017) e Sculpture Projects Ping Yao, Pingyao, Cina (2018). Si ricordano le personali: Onze mille cent quatre-vingt sept jours, Frac Champagne-Ardenne, Reims (2013) e Lines, Sprovieri Gallery, Londra (2016). Nell’ambito del progetto Utopia di Treccani Arte ha realizzato Persona (2022), poster d’artista in edizione limitata. |
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