Poster – VEDERE

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Il Poster fa parte della collezione Definizione, una linea di oggetti per tutti i giorni, nata per riscoprire l'importanza di un immenso patrimonio culturale comune: la lingua italiana.

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Tipologia Carta: Patinata opaca da 170gr

Definizione Poster

Vedére v. tr. [lat. vĭdēre] […]. – 1. Percepire stimoli esterni per mezzo della funzione visiva. a. In senso generale: Vede la donna il suo amatore in fronte, E di subito gaudio si scolora (Ariosto); O patria mia, vedo le mura e gli archi ... Ma la gloria non vedo (Leopardi); lo vedi da questa distanza?; non vide l’ostacolo e l’investì in pieno; mi par di vedere, in lontananza, una nuvola di fumo; l’ho visto io (anche: io con i miei occhi, con questi occhi), per confermare la veridicità di un fatto, di quanto si afferma; un bambino paffuto e roseo che era un piacere vederlo (anche: a vederlo). In usi fig., con soggetto inanimato: la casa che lo ha visto nascere; Né tante vede mai l’autunno al suolo Cader co’ primi freddi aride foglie (T. Tasso). b. Con un compl. predicativo dell’oggetto: Veggiono il ciel di tenebre coperto (Poliziano); quando lo vide così turbato si pentì di quello che aveva detto; nel prendere atto di qualche cosa: lieto di vederti guarito, di vederti in ottima salute. c. Seguito da prop. oggettiva (introdotta da che): ma vedendo che, invece d’animarsi, Lucia s’andava accorando ... (Manzoni); spesso con prolessi del soggetto dell’oggettiva, che diventa compl. ogg. della proposizione principale: vide il rivale che gli veniva incontro con aria minacciosa. Con un verbo all’infinito: nel cieco labirinto Errar vedeva un miserello amante (Poliziano); vedeva il sole calare dietro le montagne. d. Seguito da interrogativa indiretta: Vedi chi tu se’ or, chi pur dianzi eri (Poliziano); vedi che bel regalo ti ho portato, come si è fatto grande, quant’è bello questo panorama. e. Con prop. secondarie di altro genere: «Io lo vidi mentre lo strascinavan così» dice il Ripamonti (Manzoni). f. Usato assol.: hanno gli occhi per vedere e non vedono (frase biblica, traduz. del lat. «oculos habent ad videndum et non vident», Ezechiele XII, 2); vedono più quattro occhi che due, frase prov. con cui si invita altri, o ci si offre, a partecipare o collaborare a ricerche, indagini, controlli che impegnano la vista; occhio non vede, cuore non duole, prov. con cui si afferma che non si soffre per ciò che non si vede o non si sa, anche se sgradevole, triste, doloroso. Per indicare genericam. la facoltà della vista, è usato più spesso vederci, soprattutto in espressioni dell’uso fam.: non ci vede da un occhio; senza occhiali non ci vedo bene; vederci doppio, anche in senso fig., aver bevuto troppo; con uso iperb.: non vederci per la fame, per la rabbia. g. Nel rifl., vedere la propria immagine in uno specchio o altrimenti riflessa: si guardò allo specchio e si vide pallido e smunto. h. Con si passivante: E come in fiamma favilla si vede, E come in voce voce si discerne ... (Dante); da questa finestra si vede il mare; diceva che sarebbe venuto alle 10, ma ancora non si è visto; e nell’uso fam.: ci aveva promesso un buon compenso, ma ancora non s’è visto un quattrino; se n’è andato per i fatti suoi e chi s’è visto s’è visto, non si è fatto vedere, sottraendosi ai suoi impegni; se ne vedono delle belle; se ne videro di tutti i colori. 2. a. Indicando, oltre la sensazione visiva, anche l’intenzione, la volontà di avere tale sensazione (con sign. analogo a guardare): el disse: «Or vedi»; E mostrommi una piaga a sommo ’l petto (Dante); E chi nol crede, venga egli a vedella (Petrarca). b. Con riferimento a scritti, esaminare, leggere: vedi (abbrev. v., seguito da opportune indicazioni), in rinvii, per invitare il lettore a confrontare altri passi dell’opera stessa o di altra opera a stampa; non ho ancora visto il tuo articolo; ho visto il tema e mi sembra svolto abbastanza bene; queste le conclusioni in base ai documenti visti finora; vedere i conti, esaminarli, controllarli. c. Riferito a spettacoli, assistervi, anche quando non si rivolgano esclusivamente al senso della vista: hai visto la partita, o lo spettacolo?; andremo a vedere il «Giulio Cesare» di Shakespeare; vedere la TV, una trasmissione televisiva. d. Visitare un’esposizione, una mostra, una città: sono dovuto ripartire prima di aver visto il Museo Nazionale; lo portò a vedere il giardino zoologico; vedi Napoli e poi muori, frase prov., come a dire che non si può vedere cosa più bella di Napoli. e. Analogam., con compl. ogg. di persona, può riferirsi a un incontro fortuito: sono lieto di vederti; guarda chi si vede!, esclam. dell’uso fam. con cui si esprime lieta meraviglia nell’incontrare qualcuno; ma può riferirsi anche all’incontro intenzionale, a una visita, sia nell’uso ant.: da tutti i gentili uomini di Genova fu onorato e volentier veduto (Boccaccio); sia nell’uso mod.: si faccia v. qualche volta, venga a trovarmi; verrò uno di questi giorni a vederla; farsi v. dal dottore, farsi visitare; s’è chiuso in casa e non vuole v. nessuno; e nel rifl. reciproco: ci vedremo domani alle cinque; è un buon amico, ma ci vediamo di rado; ci vediamo stasera? 3. a. Contemplare Dio, essere ammessi alla sua visione e alla sua grazia: noi, che Dio vedemo (Dante), i beati. b. Avere una visione in sogno o per altra illusione dei sensi: Vide nel sonno il mirabile frutto Ch’uscir dovea di lui (Dante); l’avrai visto in sogno, perché da più di un anno è in America per lavoro. c. Vedere con la fantasia o con l’immaginazione: e se pur mira Dopo l’esequie, errar vede il suo spirto Fra ’l compianto de’ templi Acherontei (Foscolo); vedere con gli occhi della mente; mi sembra di vederlo ancora seduto al suo tavolo a lavorare, come quando era vivo. d. Prevedere cosa che avverrà nel futuro: El par che voi veggiate, se ben odo, Dinanzi quel che ’l tempo seco adduce (Dante). 4. a. Avere un’esperienza di vita: ne ha dovute v. di cotte e di crude; ho sessant’anni ormai e ne ho viste tante; chi vivrà vedrà, con riferimento a fatti di esito incerto. b. Prendere atto di una situazione, di uno stato di fatto che riguarda altri e più spesso sé stesso (in quest’ultimo caso nella forma del rifl.): quando lo vide pentito, lo perdonò; la vedo tranquilla e serena; vedersi perduto, morto; quando s’è visto in difficoltà, si è ricordato di me e mi ha chiesto aiuto; a quel punto si vide obbligato a parlare. c. Percepire con l’intelletto; capire, comprendere: Amor, io fallo e veggio il mio fallire (Petrarca); «Come?» rispose Agnese: «non vedi quante cose possiamo fare, con tanti danari?» (Manzoni); vedo bene che mi sono sbagliato; non vedo come potrei dirgli di no; non posso fare come tu vuoi: non ne vedo la ragione; non vedo bene quali possano essere le sue intenzioni. Con uso assol.: vedo, comprendo, mi rendo conto (di quello che altri ha detto); vede meglio lui di tanti altri, ha migliore discernimento; con sign. più ampio: Dio vede tutto, vede, sa, governa tutto; Dio vede e provvede. Capire in base a congetture, indizî, constatazioni: non mi ha neppure risposto: si vede che non è rimasto contento delle mie proposte; vide allora che non sarebbe riuscito a convincerlo. d. Decidere, giudicare: E quel conoscitor de le peccata [Minosse] Vede qual loco d’inferno è da essa (Dante); vedrò io se sarà il caso di pubblicare l’articolo o no; non so che dirle, veda lei; vedetevela voi, fam., sbrigatevela voi, pensate voi a togliervi d’impaccio; al momento si vedrà che cosa convenga fare. e. Considerare in un dato modo, in frasi come veder bene o male (qualcuno o qualcosa), considerare favorevolmente o no (o anche, prevedere il buono o cattivo esito di un evento: questo matrimonio lo vedo bene; è un affare che vedo male); vedere di buon occhio, con simpatia (cosa o persona). f. Provare, far prova di qualche cosa: Or vedrò, figli, qual di voi più vale (Poliziano); Dunque veggiàn chi sia di miglior razza (Pulci); vediamo chi è più forte tra noi due; vediamo se la corda resiste allo sforzo. […]. ◆ Part. pres. vedènte, raro con valore verbale (Qual è colui ch’adocchia e s’argomenta Di vedere eclissar lo sole un poco, Che, per veder, non vedente diventa, Dante), più com. come sost. e agg.. ◆ Part. pass. visto e veduto, anche come agg..

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