UTOPIA Francesco Arena – Persona

100,00 €
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3012259
Poster d'artista
Francesco Arena, solito a narrare eventi storici e autobiografici partendo da unità di misura, “numeri che prendono forma” prelevati dal proprio aspetto fisico e dalla memoria collettiva, sceglie per il progetto Utopia il lemma persona.
La definizione, ispirata dall’Arte Povera e dalla relazione tra dimensione immensa – “genere umano” – ed esigue – “uomo” –, sfrutta una cifra, grandezza concreta che traduce – utopicamente, appunto – in proporzioni matematiche un concetto sfuggente come l’esistenza. La poetica dei contrari crea un ritratto attraverso “qualcos’altro”: il singolo conduce alla massa, il particolare all’universale, l’Io al Noi. L’artista valorizza ciò che accumuna l’umanità in un’epoca pervasa sia da conflitti e divisioni sociali, sia da flussi migratori e spinte multiculturali. Infatti, dichiara: “Anche se nasciamo in angoli opposti del pianeta […] condividiamo la stessa condizione esistenziale”. Rigore della formula aritmetica e obiettività del medium fotografico catturano una nozione astratta, mentre la posa di spalle nasconde, di proposito, l’identità della figura; l’individuo diviene “the finite number of a given infinity”. Espressione del dialogo tra natura, evocata dal paesaggio boschivo, e cultura, si impone come “animale sociale” indossando una maglietta stampata, oggetto prodotto industrialmente, o forma sintetica, linea che collega suolo e cielo, metafora della compresenza di terreno – corpo – e spirituale – anima – in una persona, nonché del contrasto tra il nostro tempo, transitorio, e quello universale, eterno; Arena sostiene che l’“uomo è la prima unità di misura destinata ad estinguersi”.

Dettagli prodotto

La cornice non è inclusa nell'acquisto dell'opera per permettere agli acquirenti di personalizzarla secondo i loro gusti e lo stile del loro spazio
2022
Stampa offset su carta da 170 gr
50 x 70 cm
100 esemplari, numerati e firmati dall’artista

Maggiori informazioni

Francesco Arena (Brindisi, 1978) ha studiato presso l’Accademia di Belle Arti di Lecce. Vive e lavora a Cassano delle Murge (Bari). L’artista, politicamente impegnato, realizza sculture, installazioni e performance, indagando la realtà con un approccio filologico e un linguaggio documentario. Il processo creativo si sviluppa a partire da cifre e formule “numeri che prendono forma” determinano le dimensioni e il materiale delle opere. Le unità di misura sono tratte dalla corporalità di Arena e dalle coordinate del passato recente, italiano e globale. Memoria intima e collettiva, esperienza personale e racconto indiretto affrontano la Storia, risultato delle azioni degli uomini.
La narrazione “nuda e cruda” comunica episodi di cronaca – l’esplosione alla stazione di Bologna o l’attacco alle Twin Towers –, mentre familiari dell’artista, intellettuali del ’900 o personaggi controversi diventano guide da interrogare per comprendere la modernità.
Le misurazioni antropometriche e soggettive – peso, altezza, grandezza della testa – sono confrontate a dati esterni e oggettivi, quali il volume di un’imbarcazione di profughi in Il peso del mio corpo da un blocco di pietra del peso di una barca (2010) la quota da cui è “precipitato” Giuseppe Pinelli,l’anarchico accusato della strage di Piazza Fontana in 19,45 mt di metallo sotto forma di scala (La caduta di Pinelli, 2009) l’ampiezza della cella, riprodotta in scala 1:1, dove è stato rinchiuso Aldo Moro in 3,24 mq (2004). La poetica degli opposti collega il singolo alla massa, il particolare all’universale, l’Io all’Altro. La componente autobiografica e il dialogo con i luoghi d’appartenenza smorzano la freddezza della sintesi minimal, mentre l’utilizzo di elementi naturali, costretti in strutture industriali, mette in relazione spazio immenso e piccolo, rivelando l’influenza dell’Arte Povera. Gli oggetti, quotidiani – sigari, bustine da zucchero, libri – o scultorei – blocchi di pietra, vasche metalliche, mucchi di terra –, parlando delle persone e delle vicende, acquistano un valore metaforico.
Le opere in evoluzione, soggette al flusso temporale, si elevano a momenti “aperti, che acquisiscono altre (infinite) vite” il loro significato cambia a seconda del retroterra culturale di chi le legge.
Arena ha partecipato a mostre collettive internazionali, tra cui Re-Evolution, MAXXI, Roma (2017) e Sculpture Projects Ping Yao, Pingyao, Cina (2018). Si ricordano le personali: Onze mille cent quatre-vingt sept jours, Frac Champagne-Ardenne, Reims (2013) e Lines, Sprovieri Gallery, Londra (2016).
Nell’ambito del progetto Utopia di Treccani Arte ha realizzato Persona (2022), poster d’artista in edizione limitata.

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